top of page

ELASI: VAMPIRA SONORA ATTRAVERSO LE EPOCHE

Greta Gerardi è un’art director e visual creator che vive sulla soglia tra fotografia, grafica digitale e intelligenza artificiale. Non costruisce semplicemente immagini: costruisce mondi. Mondi impossibili, dove caos, sogno e surreale trovano un equilibrio che non rassicura, ma seduce. Ogni opera nasce da un dialogo a più mani — tra lei, la tecnologia e l’artista che attraversa il suo immaginario — e prende forma come un ecosistema autonomo, pulsante, inevitabile.

Screenshot 2025-12-02 alle 18.18.53.png

Mood board Di Greta Gerardi

Elasi, ai suoi occhi, non è solo una cantautrice: è una geografa del suono. Crea paesaggi elettronici che attraversano culture reinventate, tradizioni immaginarie, identità sonore che non appartengono a un luogo preciso ma sono capaci di evocare tutti i luoghi. La sua voce è un’architettura sospesa tra sogno e veglia. Una presenza che non cerca definizioni, perché vive naturalmente fuori dai confini.

Screenshot 2025-12-02 alle 18.14.35.png

IO, quando ho scoperto il Futuro Di Greta Gerardi

Quando lavora con Elasi, Greta non costruisce immagini. Costruisce fratture.
Varchi in cui il tempo si interrompe, l’identità si sdoppia e le estetiche irrompono senza chiedere permesso. Il progetto nasce proprio così: lei apre un passaggio, ed Elasi lo attraversa con una naturalezza inquietante, come se fosse sempre appartenuta a quello spazio.

Screenshot 2025-12-02 alle 18.15.45.png

IO, quando ho scoperto la Natura  Di Greta Gerardi

Il progetto prende forma da una fusione radicale: intelligenza artificiale, collage digitale, manipolazione grafica, stratificazione estetica.
Per Greta, l’AI non è uno strumento: è un collega, un interlocutore capriccioso. Ha un temperamento, un modo tutto suo di fraintendere, e in quei fraintendimenti si aprono le crepe da cui nasce l’immagine più viva.

Il suo processo è stratificato, quasi chirurgico: Intuizione visiva: un’immagine mentale che arriva come uno scatto nervoso, Generazione AI: volutamente imperfetta, volutamente eccessiva.Collage: selezione, esplosione, ricomposizione.

4.jpg

IO, quando scopro l'Arte Di Greta Gerardi

Color correction: la pelle estetica che tiene insieme il mostro.

Le sue ispirazioni sono ibride, dissonanti, volutamente inquietudini: surrealismo rumoroso, anime distorti, riviste alternative anni ’90, fotografia dei club berlinesi, quell’immaginario infantile perturbante in cui i giocattoli sorridono troppo. Nulla è quieto. Tutto è in tensione.

1.jpg

IO, quando scopro l'Arte Di Greta Gerardi

Synthetic Skin è un progetto concettuale di Vertigini Studio che esplora l'arte generata dall'intelligenza artificiale, l'identità digitale e le immagini di moda.
Riflette su come la tecnologia rimodella la nostra percezione del corpo, della bellezza e della creatività.
Per i marchi e gli artisti che cercano la creazione di contenuti di intelligenza artificiale per la moda in Italia, questo progetto mette in mostra l'intersezione tra l'immaginazione umana e l'estetica delle macchine.

Synthetic Skin è un progetto concettuale di Vertigini Studio che esplora l'arte generata dall'intelligenza artificiale, l'identità digitale e le immagini di moda.
Riflette su come la tecnologia rimodella la nostra percezione del corpo, della bellezza e della creatività.
Per i marchi e gli artisti che cercano la creazione di contenuti di intelligenza artificiale per la moda in Italia, questo progetto mette in mostra l'intersezione tra l'immaginazione umana e l'estetica delle macchine.

Synthetic Skin è un progetto concettuale di Vertigini Studio che esplora l'arte generata dall'intelligenza artificiale, l'identità digitale e le immagini di moda.
Riflette su come la tecnologia rimodella la nostra percezione del corpo, della bellezza e della creatività.
Per i marchi e gli artisti che cercano la creazione di contenuti di intelligenza artificiale per la moda in Italia, questo progetto mette in mostra l'intersezione tra l'immaginazione umana e l'estetica delle macchine.

Unbenanntes_Projekt 418.png
bottom of page