Attraverso l'intelligenza artificiale, la pelle diventa una superficie specchiante, un linguaggio visivo che traduce le emozioni umane in texture digitali.
In bilico tra realtà e costruzione, Cornelia Hediger mette in scena un dialogo intimo con la propria immagine, esplorando i confini tra identità, percezione e rappresentazione.
Un'intervista firmata Vertigini Studio.
Intervista a Pierpaolo Grandinetti e Gianluca Rubino
GIORNALE VERTIGINI
MODA,
ARTE CONTEMPORANEA,
intelligenza artificiale
IL punto di incontro tra Moda, Arte Contemporanea e Intelligenza Artificiale.
Raccontiamo come creatività, innovazione e visione critica
plasmano il presente e immaginano il futuro della comunicazione.
Un viaggio nel mondo visivo di Cornelia Hediger, dove realtà e immaginazione si riflettono
l'una nell'altra.
Video per gentile concessione di BillboardCollective
Regia di Sam Vladimirsky
Cornelia Hediger mette in scena un dialogo tra identità e percezione, tra il vedere e l'essere visti. Attraverso autoritratti e fotomontaggi analogici, l'artista esplora lo sguardo femminile, la relazione con la pittura classica e il valore del gesto manuale in un'epoca segnata dalla tecnologia e dall'immagine artificiale.
EDITORIALE
Dare forma alle narrazioni
“Trasformiamo l’intelligenza culturale in desiderio visivo.”
Dare forma alle narrazioni
PELLE SINTETICA
Questa serie esplora il confine sottile tra realtà e artificio nella rappresentazione della bellezza contemporanea.
NON DI QUESTO MONDO
Nel silenzio tra corpo e artificio, l'identità si dissolve per rinascere altra. L'arte diventa esercizio di trasformazione, pratica di alterità
NON DI QUESTO MONDO
Nel silenzio tra corpo e artificio, l'identità si dissolve per rinascere altra. L'arte diventa esercizio di trasformazione, pratica di alterità
Un viaggio nel mondo visivo di Cornelia Hediger, dove realtà e immaginazione si riflettono
l'una nell'altra.
Video per gentile concessione di BillboardCollective
Regia di Sam Vladimirsky
Cornelia Hediger mette in scena un dialogo tra identità e percezione, tra il vedere e l'essere visti. Attraverso autoritratti e fotomontaggi analogici, l'artista esplora lo sguardo femminile, la relazione con la pittura classica e il valore del gesto manuale in un'epoca segnata dalla tecnologia e dall'immagine artificiale.
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